Giolitti come è iniziata-parte 1

visibility524 Visualizzazioni person Pubblicato da: Riccardo Sciullo list In: La Nostra Storia

Quella mattina di maggio fa ancora parecchio fresco, stranamente.

Nulla di paragonabile a quello che so che troveremo in Germania. L’inverno, lì, morde ancora, a dispetto del calendario.

Io e mio padre ci siamo organizzati a ritmi serrati: l’obiettivo è quello di arrivare, sbrigare le pratiche necessarie e tornare subito indietro con l’auto.

Brema dista da Roma più di 1600 chilometri; con una manciata in più, potremmo arrivare ad Amburgo, ma questa tappa non è contemplata.
Peccato, perché non sono mai stato in Germania e mi sarebbe piaciuto avere più tempo per vedere qualcosa.

Se penso a come è iniziata questa avventura, da cui è davvero partito tutto, quasi non ci credo.

Pochi giorni prima Fabio, amico di vecchia data, mi aveva mostrato l’annuncio su un quotidiano. Non dava nell’occhio e sembrava anche poco affidabile. Tuttavia, mi ha incuriosito.

Lei (perché è stato amore a prima vista) è una Lancia Aurelia B24 convertibile. A parte gli interni leopardati, per il resto sembra in buono stato ed il prezzo è vantaggioso.

Ne ho parlato con mio padre, misurando i pro e i contro e alla fine abbiamo deciso di procedere all’acquisto.

Dopo aver preso contatti con il venditore e tutte le informazioni del caso, ci organizziamo per salire.

Salita è la parola giusta: in effetti il percorso è lungo e faticoso. Risaliamo lo stivale il più rapidamente possibile e poi ci accingiamo ad entrare nel cuore dell’Europa, attraversandolo tutto, fin quasi al Mare del Nord. Brema, infatti, si sviluppa sulle rive della Weser, a soli 60 Km dalla foce.

È una decisione importante, quella che abbiamo preso; ancora non sapevo quanto lo sarebbe stata e quanto mi avrebbe cambiato, letteralmente, la vita, diversi anni dopo.

A volte, è solo questione di crederci (e di fortuna, sempre).

Arriviamo esausti all’indirizzo del proprietario, ma l’adrenalina ci tiene ancora svegli.

Lei in realtà si trova a qualche chilometro fuori città, in una specie di villaggio, con le tipiche case dai muri colorati, le ampie vetrate a scacchiera e i tetti spioventi e alti come quelli delle chiese. Intorno, un senso di ordine, cura e pulizia. Nonostante le temperature rigide, si intravede qualche vaso con dei fiori. La nebbia avvolge tutto.

Il proprietario ci accoglie cordialmente; parliamo in inglese, ma lui conosce anche qualche parola in italiano.

Ce la mostra; lei è nel garage adiacente all’abitazione, quasi una miniatura, in effetti, di casa sua, con tanto di finestra con tendine appese.

Entriamo.

La Lancia Aurelia B24 ci guarda con i suoi ampi fari anteriori.

È diventata una star grazie al cinema, quando nel 1962 era guidata da Vittorio Gassman nel film Il Sorpasso, di Dino Risi.

Sono d’accordo con quello che diceva Franco Martinengo, che fu direttore del Centro Stile Pininfarina per molti anni: è una macchina che ti fa venire subito voglia di toccarla. E, in effetti, è la prima cosa che faccio.

Gli anni 50, come abbiamo già scritto in questo blog, hanno lasciato in eredità tanta bellezza, non solo nel campo delle auto.

Questa che abbiamo davanti, in questo tardo pomeriggio di maggio, è un vero gioiello. La sua linea elegante non può che far innamorare chi ama le auto d’epoca.

To be continued…

Contattaci

Non hai trovato quello che cercavi?

Compila il modulo accanto!

Consulta la nostra FAQ

Oppure Contattaci su WhatsApp

Il nostro staff è a tua disposizione per qualsiasi info

Domenica Lunedì Martedi Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre